Un’altra Estate di fuoco, quella del 2020, per l’Italia, con un bilancio pesante in riferimento ai numerosi incendi verificati in questi mesi.
Una situazione angosciante che l’Italia è costretta per l’ennesima volta ad affrontare.
Scopriamo assieme i dati dell’elaborazione fornita da Coldiretti.
Sono quasi 500 gli incendi da nord a sud: il fuoco ha colpito dalla Puglia all’Emilia Romagna dalla Sicilia al Lazio, dalla Calabria alla Campania, dall’Umbria alla Basilicata. Con migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città.
Il diffondersi dei roghi è favorito dalle alte temperature. Con il 2020 che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,01 gradi) superiore alla media storica classificandosi al quarto posto tra i più bollenti dal 1800.
Sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi si evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia in meno nonostante le ultime bombe d’acqua e grandine che hanno colpito il nord Italia.
L’evidente tropicalizzazione del clima:
Ci vogliono almeno 15 anni per far rinascere tutto l’ecosistema forestale – spiega la Coldiretti – con il blocco di tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati.
Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it